Il sentiero CAI 336 è stato dedicato a Giovanni Paolo II nel 1988 dalla locale sezione del Club Alpino Italiano. Uno degli ideatori ed artefici è Renzo Gerardini, già socio fondatore e presidente del sodalizio lorenzaghese, assieme agli amici Vincenzo Gerardini, Paola Galante, Angelo Gerardini e Gaetano Piazza. Dal centro del paese, imboccando via Pecol (poco prima del Municipio), superando il bivio con via Rivadò e girando quindi a destra al successivo bivio con via Parco dei Sogni, e ancora a destra al bivio dove inizia la carrareccia (991 m), si può salire, in circa mezz’ora, fino al castello Mirabello e alla vicina villa, sede dei soggiorni estivi di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI.

Da qui inizia il “Sentiero papa Giovanni Paolo II” o “Sentiero del Papa” (sentiero CAI 336) che sale verso il passo della Mauria; questo itinerario ripercorre i luoghi in cui Giovanni Paolo II passeggiava per ritemprare lo spirito durante i periodi di vacanza; alcune tabelle poste lungo il percorso propongono brevi ma significative riflessioni e meditazioni. Partendo dalla tabella Tambar (1000 m) e superato un primo bivio, dove si prosegue a destra, si giunge a fienile Averto (1072 m), proseguendo fino al bivio successivo (bivio per Pecosta, inizio del sentiero CAI 336a); qui si prosegue verso destra, e continuando su ampia carrareccia si continua in salita fino a giungere in località Stabiere (1220 m); proseguendo ancora, dopo aver superato un ruscello, il Rin della Pissa, il sentiero si fa più stretto e in breve si giunge ai fienili Ciaurutte (1262 m), dove si incontra un altro bivio; qui si gira a sinistra (a destra inizia il sentiero Regina Pacis che per altra via porta al passo della Mauria), proseguendo in salita e, superato il tabià Croera (1390 m), si giunge in breve a Pupenego; continuando, su tratto in costa, si giunge al bivio in cui ci si ricollega con il sentiero CAI 336a; qui si prosegue a destra (sentiero CAI 17, verso Stabie-Mauria), su ampia carrareccia nel bosco, fino a giungere a Val de Palù (1390 m); qui alcune tabelle indicano una deviazione verso la “sorgente del Papa”. Si prosegue invece sulla carrareccia (ora indicata come sentiero 207 Stabie-Doana-Mauria) giungendo in breve a Stabie (1373 m) e da qui proseguendo in leggera discesa verso il passo della Mauria (tabella CAI 25), che si raggiunge in breve, girando a sinistra, una volta raggiunta la strada asfaltata. La salita dal castello Mirabello al passo della Mauria, lungo questo itinerario, richiede circa 3 ore (soste escluse). Dal passo della Mauria, in poco meno di 2 ore di cammino, si può tornare a Lorenzago per altra via, eseguendo un percorso ad anello; a pochi metri dalla tabella marrone che indica il passo, si imbocca una carrareccia in discesa (la vecchia strada), si gira a sinistra in corrispondenza del primo tabià (1301 m), e si prosegue fino ad attraversare la strada asfaltata, in prossimità del tornante n.2, e imboccando di nuovo la carrareccia, sul lato opposto della strada; si supera un ponticello e si continua in discesa sbucando di nuovo sulla strada asfaltata in corrispondenza di una piccola area attrezzata per pic-nic; da qui si prosegue sulla strada, raggiungendo in breve il bar “La Pineta” (in inverno sede di partenza di una pista di sci da fondo), con stupenda vista sul monte Cridola; si prosegue sulla strada per circa 1 km, quindi, poco prima di una fontana, si imbocca sulla destra una stradina (indicazioni Villa Clarenza) e, giunti nei pressi del Soggiorno Alpino Stella Mattutina (dei Gesuiti di Gorizia), si gira a sinistra, raggiungendo in breve una chiesetta intitolata a S. Antonio Abate (1775) e scendendo quindi fino a Villapiccola (inizio di via Ramaiò), dove si consiglia una visita alla chiesa della Madonna della Difesa (1512); nei pressi della fontana ottagonale attigua alla chiesa sbuca un’altra strada che scende dal castello Mirabello (chi non vuole percorrere il sentiero del Papa può tornare in paese di qui). Da Villapiccola, in breve, si ritorna al centro di Lorenzago.